Una nuova presentazione a Brescia per l’ultima opera di Serge Latouche. A raccontare la genesi del lavoro ci pensano gli organizzatori dell’evento: “Con questo ultimo libro: “La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada”, Latouche si prefigge di dare profondità storica e ampiezza di respiro alla sua teorizzazione, dimostrando con facilità che non si tratta della bizzarra proposta di un critico prevenuto nei confronti della moderna società dei consumi ma di un’alternativa molto solida, che ha radici profonde mentre costituisce una risposta alle urgenze del presente”. Se c’è un pensatore che ha condizionato maggiormente alcuni partiti politici italiani contemporanei quello è proprio Serge Latouche. Economista e filosofo francese, Latouche è professore emerito all’università di Parigi XI. Come abbia fatto a ispirare tanti movimenti è presto detto: il pensatore è uno dei padri della “decrescita felice”, teoria economica che propone di consumare meno e di rallentare nella corsa alla produzione e all’accumulo di risorse che caratterizza la società capitalistica contemporanea. L’autore ha partecipato al Premio Biella nel 2010 con il libro “L’invenzione dell’economia”, edito da Bollati Boringhieri. Il suo ultimo lavoro, edito in Italia dalla stessa casa editrice, è proprio “La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada”. Nel 2015, invece, aveva scritto “L'economista mistico. È possibile un'economia spirituale?”, testo edito da Mimesis e scritto insieme a Riccardo Petrella. Sempre sullo stesso filone, intanto, il volume precedente: “Uscire dall'economia. Un dialogo fra decrescita e critica del valore: letture della crisi e percorsi di liberazione”.