Premio Biella 2022: i finalisti - Roger Abravanel con “Aristocrazia 2.0” Solferino Libri

Roger Abravanel contrappone nel suo saggio una aristocrazia di vecchio corso alla nuova aristocrazia 2.0 di cui auspica la nascita. Abravanel parte dalla critica alla vecchia classe dirigente privilegiata italiana, una sorta di aristocrazia 1.0, come la chiama, imperniata sul “capitalismo familista” in cui i legami famigliari e amicali, contano più dello studio e della ricerca dell’eccellenza.

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Aristocrazia 2.0. Una nuova élite per salvare l'Italia

Aristocrazia significa in origine «governo dei migliori» ma nei secoli è passata a indicare il potere dei privilegiati per nascita. L’Italia di oggi soffre di una cronica mancanza di ricambio meritocratico nella sua classe dirigente, imprenditoriale e politica, che la sta condannando al declino. Aristocrazia 2.0 è il progetto possibile di una nuova élite del talento e della competenza che può portare finalmente il nostro Paese fuori dalla palude di impoverimento e decadenza in cui si trova da quarant’anni a questa parte, resa ancora più profonda dalla pandemia di Covid.
Per vincere la sfida della rinascita l’Italia deve introdurre la cultura del merito a scapito dei privilegi delle rendite che insieme agli eccessi dell’egualitarismo e alla furbizia anti-regole hanno costituito un blocco che ha frenato finora lo sviluppo e le opportunità.
Nel suo nuovo libro Roger Abravanel analizza i vizi del sistema economico e sociale nazionale e ricostruisce i passaggi della storia imprenditoriale italiana degli ultimi decenni, spiegando perché abbiamo accumulato un ritardo non solo economico ma di pensiero rispetto ai Paesi leader in Occidente e nel mondo asiatico. Per salvare un’economia che negli ultimi trent’anni ha perso 32 punti di Pil, sarà necessario mettere in moto un nuovo capitalismo, con al centro una fucina di idee nelle università d’eccellenza, e un riequilibrio dei poteri pubblici a partire da quello giudiziario. Un’analisi spietata che avanza proposte concrete per una svolta non più rimandabile.


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Le tre profezie. Appunti per il futuro

Prima gli «illuminati», poi le élite sconfitte dalla storia, infine i «cuochi che prendono il controllo della nave». Per capire il grande disordine che oggi investe le nostre vite, Giulio Tremonti prende spunto da tre profezie che emergono dal profondo della storia.
Quella di Marx sulla deriva del capitalismo globale, la previsione del Faust di Goethe sul potere mefistofelico del denaro e del mondo digitale (dove al posto del vecchio cogito vale un categorico digito ergo sum!), infine l’intuizione di Leopardi sulla crisi di una civiltà che diviene cosmopolita. Tre chiavi di lettura che l’autore, testimone diretto di tanti «misteri» della storia recente, intreccia con la personale esperienza di studioso e di protagonista della politica.
La storia, che doveva essere finita, sta tornando con il carico degli interessi arretrati e la giovane «talpa» del populismo sta scavando il terreno su cui, appena caduto il muro di Berlino, è stata costruita l’utopia della globalizzazione. Oggi sembra di essere tornati agli anni ’20 di Weimar, in una società stravolta e incubatrice di virus politici estremi. Ma non tutto è perduto, per l’Italia e per l’Europa. Leggi →

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Il blog del Premio Biella Letteratura e Industria è stato pensato per creare una sorta di Community del Premio che prosegua parallelamente all’iniziativa con la pubblicazione di interviste, notizie e aggiornamenti da parte di tutti coloro che, a vario titolo, fanno parte del Premio. L'intento è quello di dare visibilità ad autori e giurati e creare una rete di contatti tra i diversi autori, giurati e giornalisti che in vario modo hanno contribuito al successo del Premio.

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