ITIS “Q. Sella” – Classe 5 F
Domanda a Malaguti Paolo, Se l'acqua ride, Einaudi, 2020
Il protagonista Ganbeto, finita la scuola, ha già in mente il suo futuro: fare il barcaro sulla
Teresina, la nave del nonno. Nel corso della narrazione, il suo sogno si oscura, sempre di più,
anche perché il nonno stesso ha capito che quello del barcaro è un mestiere antico e
anacronistico. Ma è proprio sulla barca che si determina la formazione di Ganbeto: da
ragazzino interessato solo al gioco e al divertimento si trasforma in un uomo adulto e
responsabile. È una storia, quindi, di continui cambiamenti, proprio il padre osserva il figlio
"come se guardasse per la prima volta una strana bestia emersa dai fondali della laguna". A
fare da sfondo alla piccola e privata rivoluzione di Ganbeto, vi è quella grande e pubblica
dell'Italia del boom economico: gli italiani hanno, (quasi) tutti, il bagno in casa, si diffondono
elettrodomestici e televisioni, le strade si popolano di auto e l'Italia diventa una potenza
industriale. Lei ha voluto raccontare una storia di mestieri antichi che debbono
necessariamente confrontarsi con quelli "moderni"; ha voluto sottolineare, quindi,
l'importanza dell'istruzione e il fondamentale bisogno di accordarsi al tempo che corre senza
legarsi nostalgicamente al passato. Anche qui a Biella abbiamo un passato importante,
costruito, in particolare, su un mestiere antico che a lungo, evolvendosi e aggiornandosi, ha
garantito la prosperità di questo territorio, ma che oggi deve confrontarsi con la realtà della
globalizzazione. Alla luce di queste considerazioni, quali ritiene siano i "pezzi" del nostro
passato che noi giovani dobbiamo abbandonare per costruire il nostro futuro?
Liceo “G. & Q. Sella” – Classe 5 A
Domanda a Liviano D'Arcangelo Giancarlo, L.O.V.E. Libertà. Odio. Vendetta. Eternità Il Saggiatore, 2020
Nell'intenzione dell'autore, Giordano vuole davvero rappresentare l'emarginato dalle buone intenzioni, vittima della brama di ricchezza della sua famiglia? Non è forse un semplice figlio geloso, avido tanto quanto il padre, che maschera con la sua presa di distanza da azioni deplorevoli, ma pur sempre frutto di una personalità forte e decisa, quell'ignavia che non gli ha mai permesso di brillare?
ITIS “Q. Sella” – Classe 5 F LSSAM
Domanda a Loffredi Sara, Fronte di scavo, Einaudi, 2020
Nella descrizione dell'immensa opera del traforo del Monte Bianco, l'elemento che spicca tra gli altri e che determina il raggiungimento dell'ambizioso traguardo è la presenza di una comunità di persone e di famiglie ispirate ai saldi valori dei popoli montani e tese verso lo stesso obiettivo. Quella presentata nel libro è, dunque, un'accurata, vivace e variegata rappresentazione delle diverse personalità presenti nelle comunità di montagna, che Ettore, come anche il lettore, scopre lentamente durante tutto il corso del libro, innamorandosene. Anche nelle nostre Prealpi biellesi vivono comunità, la cui sopravvivenza è, però, sempre più a rischio, in quanto la mancanza di infrastrutture e di servizi nei piccoli centri montani spinge le nuove generazioni ad abbandonare le proprie radici in cerca di una qualità della vita meno impervia. Già al momento della stesura della Carta costituzionale, i Padri costituenti avevano capito la necessità di tutelare i piccoli comuni in un'ottica di promozione della democrazia di prossimità e avevano, pertanto, creato il 44esimo articolo della Costituzione in cui è specificato come lo Stato debba disporre provvedimenti a favore delle zone montane. Come scrittrice e come laureata in Legge quali sono, secondo lei, gli strumenti giuridici, politici ed economici che le Province e le Regioni dovrebbero mettere a disposizione per evitare la morte dei paesi montani, che comporterebbe anche la perdita di tutti quei beni della cultura e del folklore montano, come i dialetti, la musica e le tradizioni di questi luoghi bellissimi cosi efficacemente descritti nel suo libro?
Istituto di istruzione Superiore “E. Bona” – Classe 4 S
Domanda a Sassone Gabriele, Uccidi l'unicorno. Epoca del lavoro culturale interiore, Il Saggiatore, 2020
L'artista non dovrebbe essere colui che attraverso la sua arte riesce a mettere in evidenza e
a denunciare le ingiustizie del mondo?