ITIS "Q. Sella" - classe 5 A ELT
MOTIVAZIONE DEL PREMIO
Per il livello notevolmente approfondito ed articolato della domanda posta all’autore che evidenzia una notevole conoscenza e una particolare comprensione delle tematiche oggetto del saggio e per l’ottima qualità del video prodotto.
Domanda a Fabio Deotto, L'altro mondo. La vita in un pianeta che cambia, Bompiani
Lei oggi ci racconta di una Louisiana dove le strade sprofondano e paesi presenti sulle carte
sono diventati, o diventeranno, introvabili perché sommersi sotto il livello del mare in rialzo.
Certo, fino a pochi anni fa il tema climatico è sicuramente stato portato alla ribalta in più
occasioni ma l'opinione pubblica, ed anche gli esperti, si sono trovati spesso quasi su due
fronti contrapposti tra chi sosteneva le ragioni dell'emergenza climatica e chi invece
riteneva che si trattasse di inutile allarmismo. Proprio per voler verificare le reali condizioni
dei luoghi che erano stati indicati come più a rischio lei ha voluto compiere questo viaggio e
ha raccontato il frutto delle sue osservazioni in questo bellissimo resoconto.
Adesso che stiamo vivendo, dopo un’estate torrida, questo autunno altrettanto caldo e
anomalo per cui si parla di “Novembrate”, nasce la preoccupazione di quello che potrebbe
accadere se questa tendenza si rivelasse qualcosa di più duraturo, e solo adesso la questione
sta raggiungendo un pubblico più vasto.
In uno studio pubblicato nel 1990 da Lester Brown e da altri ricercatori, intitolato State of
the World, già comparivano i segnali di quello che sarebbe potuto succedere, insieme a delle
possibili soluzioni al problema. Adesso, 32 anni dopo, quelle previsioni si stanno avverando
ma non è stato fatto abbastanza per affrontare la questione.
Lei giustamente dice che noi non siamo i padroni della terra, ma bensì dovremmo esserne i
guardiani. C’è da dire però che le parole di altri ambientalisti, come la stessa Greta
Thunberg, sono state apparentemente ascoltate ma poi anche minimizzate o addirittura
denigrate.
In base a quanto lei ha potuto osservare in qualità di camminatore-scrittore, come si può
realizzare un intervento davvero incisivo che permetta a noi giovani di guardare al futuro
con ottimismo, e che permetta a tutti di deviare quello che sembra essere un destino già
scritto?
Liceo Scientifico "A. Avogadro" - classe 4 A
MOTIVAZIONE DEL PREMIO
Per l’interessante problematica messa in luce dalla domanda posta all’autore con cui si
evidenzia una speciale comprensione del testo e per la buona qualità del supporto video.
Domanda a Roger Abravanel, Aristocrazia 2.0. Una nuova élite per salvare l'Italia, Solferino
Gentile Signor Abravanel,
dopo aver ascoltato le Sue parole alla conferenza, mi sono fermata a riflettere sul significato
della parola aristocrazia, che Lei ha scelto come titolo del Suo libro. Il termine significava in
origine "governo dei migliori", ed è in questo senso che Lei lo intende, eppure nel corso dei
secoli, agli occhi della gente comune, è passato ad indicare il governo di coloro che sono
privilegiati per nascita. Mi chiedevo come si sia potuti passare da una connotazione cosi
positiva ad una negativa come quella attuale, e se effettivamente sia possibile riportare il
termine al suo significato originale essendo ormai cosi saldamente radicato nella nostra
società. Grazie per la disponibilità.
Liceo Classico "G. & Q. Sella" - classe 5 B
MOTIVAZIONE DEL PREMIO
Per l’interessante livello di approfondimento della tematica oggetto del saggio che emerge dalla domanda posta all’autore e per la buona qualità del supporto video.
Domanda a Fabio Deotto, L'altro mondo. La vita in un pianeta che cambia, Bompiani
Leggendo il suo libro "L'altro mondo la vita in un pianeta che cambia" mi sono resa sempre
più conto dell'emergenza che incombe sul nostro pianeta. Andando avanti nella lettura ho
pensato alle persone che vivono in quelle zone dove cambiamenti, dovuti alle alterazioni del
clima, sono già evidenti e vivono con la preoccupazione che il luogo in cui hanno costruito le
loro vite tra alcuni anni forse non ci sarà più. Gli abitanti di questi territori si troveranno
costretti a rifugiarsi altrove. Tutto ciò mi ha fatto riflettere e ho eseguito delle ricerche il
nome di questo problema è MIGRAZIONE CLIMATICA.
Quello che mi ha lasciata sbalordita è che per la legge i migranti climatici non esistono, in
quanto non c'è alcuna convenzione internazionale che protegge chi migra a causa degli
effetti del clima. Io vorrei chiederle cosa ne pensa di tutto ciò.
Grazie.
Liceo Classico "G. & Q. Sella" - classe 5 G