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Non ti riconosco

DESCRIZIONE OPERA:

Un viaggio in Italia, da Torino a Lampedusa, sulle tracce di città  e territori conosciuti, amati, e poi, a volte, perduti. Di luoghi dell'esperienza e della memoria che mutano nel tempo e nelle stagioni fino a «non riconoscerli piົ, ma di cui non puoi, comunque, fare a meno. Di paesaggi familiari che giorno dopo giorno stupiscono, disorientano, promettono nuove frontiere.

Cosà­ Torino, prima tappa del viaggio, è un luogo in cui può succedere di perdersi. Ci si può perdere non tanto nel centro, fissato dai recenti restauri in cartolina da consumare con i piedi e con lo sguardo piຠche da abitare, ma già  nella prima periferia dove i negozi chiudono e le vetrine cambiano volto: la gastronomia diventa un hard discount e la piccola gioielleria di quartiere inalbera la pacchiana bandiera del «compro oro». E ci si può perdere nella seconda periferia dove la scomparsa della grande fabbrica e la trasformazione della vecchia metropoli di produzione ha «sciolto» il paesaggio mutandone anima e corpo. Ma oggi Torino è anche Arduino: una «piattaforma hardware low cost programmabile» che sa innaffiare i fiori alle ore stabilite, guidare un drone in spazi chiusi, gestire un appartamento con il comando vocale. Una risorsa eccezionale open source messa a disposizione di tutti. Un simbolo del futuro.

Il viaggio continua, attraversando la nostra penisola, percorrendo autostrade deserte o mescolandosi alla folla, incrociando le storie dei suoi abitanti e ascoltandone ricordi e sogni, accompagnati dal suono del vento negli ulivi o fra gli scogli di una piccola isola lontana.

Cosà­ si scopre il paese abbandonato di Consonno, nel cuore della Brianza, certo il piຠbizzarro ghost village italiano, una sorta di «Disneyland lombarda» o il quadrante orientale, il Nordest del grande balzo in avanti e del duro rinculo, o il distretto di Prato, alle porte di Lucca e Firenze, testimone di antichi saperi artigiani sfidati dall'Oriente. E le antiche cattedrali nel deserto del Sud: l'Ilva di Taranto, le industrie chimiche di Saline Joniche, il porto di Gioia Tauro, un bacino lunghissimo a forma di fagiolo protetto da enormi colonne di cemento, e una brughiera spoglia che ha sostituito piຠdi ottocentomila alberi: aranci, limoni, ulivi secolari.

Fino a Lampedusa luogo di arrivo e di sbarco continuo di altre realtà . Porta di entrata e di uscita. Isola che nel suo perimetro breve contiene tutte le fini e tutte le speranze.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:

"Non ti riconosco" dici alla persona che conosci bene, ma vedi assai mutata. Marco Revelli, scienziato della politica e indagatore della società , lo dichiara all'"Italia che cambia". In "un viaggio eretico" dal Piemonte a Lampedusa è tornato a esplorare territori cruciali. Ecco Torino, non più città -fabbrica della potenza del lavoro; ecco i fantasmi di Consonno, cuore della Brianza e delle sue metamorfosi; ecco un'autostrada deserta verso il Nordest del "balzo in avanti"; ecco Prato e la sfida del Dragone; ecco l'"utopia capovolta" di Taranto, di Gioia Tauro e delle cattedrali d'acciaio; ecco l'isola d'ogni disperazione e speranza. L'inchiesta non trascura industria, economia, politica, ambiente, umanità , dure ricognizioni del presente e promettenti segnali di futuro. E un colto passo narrativo ne fa una lettura seducente.

Alberto Sinigaglia

Edizione:
2018
Non ti riconosco | Premio Biella Letteratura Industria

Autore

Marco Revelli

Marco Revelli insegna Scienza della politica all'Università  del Piemonte orientale. Fra i suoi libri: Le due destre: le derive politiche del postfordismo (1996), La sinistra sociale (1999). Per Einaudi ha curato il testo di T. Ohno, Lo spirito Toyota e ha pubblicato il saggio Oltre il Novecento (2001), La politica perduta (2003), Poveri noi (2010) e Finale di partito 2013).

Marco Revelli | Premio Biella Letteratura Industria

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