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La sindrome di Eustachio. Storia italiana delle scoperte dimenticate

«Chi sopporterebbe gli scherni che il merito riceve?» già  si interrogava Amleto. Ne sanno qualcosa i dimenticati o i semisconosciuti innovatori destinati a sopportare nello scorrere degli anni, quando non dei secoli, lo scherno del silenzio o l'amara beffa di vedere assegnati ad altri merito e gloria della scoperta. Massimo Sideri con questo suo “La sindrome di Eustachio. Storia italiana delle scoperte dimenticate” rende ora il dovuto riconoscimento a molti trascurati inventori italiani, dei caratteri mobili come del microchip, degli occhiali come del pianoforte, delle banche come del robot, della matita come del primo libro tascabile. Con la riconoscenza, fra gli altri, di Meucci, padre del telefono, di Torricelli scopritore del vuoto, di Bellini che ha disegnato il pc, soprattutto di Bartolomeo Eustachi che si è meritato il titolo del libro.

Pier Francesco Gasparetto

Edizione:
2018
La sindrome di Eustachio. Storia italiana delle scoperte dimenticate | Premio Biella Letteratura Industria

Autore

Massimo Sideri

Massimo Sideri è giornalista e innovation editor per il “Corriere della Sera” dove lavora dal 2000. Per il quotidiano di via Solferino ha seguito i grandi scandali finanziari dell’industria e del calcio mentre le sue inchieste si sono concentrate sulle conseguenze socio-economiche del progresso tecnologico e del rapporto tra uomini, robot e intelligenza artificiale. Dal 2015 è direttore del Festival dell’Innovazione Galileo di Padova. Tra i suoi libri ricordiamo Banda stretta (2011, con Francesco Caio), Tecnologismi (2013) e il giallo sul mondo della stampa Free Press (2010).

Massimo Sideri | Premio Biella Letteratura Industria

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