Finalista edizione 2021

Opera:
Uccidi l'unicorno. Epoca del lavoro culturale interiore
Casa editrice:
Il Saggiatore
Opera

Un insegnante d’arte quasi quarantenne riceve una telefonata a tarda sera: l’ospite d’onore del convegno che ha organizzato il suo istituto ha perso il volo, e toccherà a lui sostituirlo la mattina dopo. Gli si spalanca un abisso di panico: come spiegare di fronte a tanti studiosi che cosa differenzia l’artista da una persona comune nell’epoca dei social media? E con così poco margine per preparare l’intervento? L’unica via è intraprendere un viaggio interiore attraverso le immagini, quelle private e quelle del contemporaneo, dalle sue stesse fotografie alle opere che ha più studiato e amato, da Van Gogh a Pollock, da Duchamp a Beuys, dalle pitture delle grotte di Lascaux alle illustrazioni dei libri di Jules Verne. Un percorso esistenziale che si trasforma in una riflessione sui lati oscuri del sistema dell’arte e del lavoro culturale.
Romanzo di formazione, saggio sull’industria della cultura, meditazione estetica, memoir: con Uccidi l’unicorno Gabriele Sassone ci offre un travolgente esordio narrativo. Un racconto in prima persona sul potere delle immagini e sulla macchina infernale che le produce.


Giudizio della Giuria

Tutto avviene nell’arco di poche ore, tra le undici di notte, quando il protagonista apprende che l’indomani dovrà giocoforza parlare al convegno Art in the Age of Social Media - il relatore designato ha infatti perso l’aereo - e il mattino seguente, quando lascia il figlio all’asilo e si avvia al convegno. L’improvvisa necessità di preparare delle slide su un argomento tanto complesso in brevissimo tempo spinge il protagonista a collazionare un’impressionante quantità di fonti colte e midcult, da Duchamp a Di Ruscio e Volponi, da Barthes a John Dewey e gli Entombed. Ma questa ricerca (che vuole essere un lavoro culturale) si traduce in un continuo e allucinante andirivieni temporale e in un’impietosa autoanalisi.

Tiziano Torraca

Autore

Gabriele Sassone

Gabriele Sassone (1983) insegna Critical Writing alla Naba – Nuova Accademia di Belle Arti. Collabora con diverse riviste, tra cui Mousse Magazine, Camera Austria e Flash Art.


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