"Al suo esordio nel romanzo, uno dei più importanti registi del cinema italiano di oggi ci propone la favola quasi vera di un amore all’epoca della crisi. Crisi dell’economia e del lavoro, certo, ma anche crisi di un Paese che sembra sempre più incapace di curare le proprie ferite. E crisi dei sentimenti, dell’identità personale e di coppia. Crisi, in definitiva, di relazioni autentiche. Fidanzati da tempo, Alice e Carlo lasciano la loro città , L’Aquila, ancora sfregiata dal terremoto. Partono insieme, ma le loro destinazioni sono differenti. Lei ha deciso di trasferirsi a Genova, dove presterà servizio in una casa famiglia per ragazzi in situazione di disagio. Un’occupazione che sconfina nel volontariato e che è un tentativo, appunto, di ricucire gli strappi di una società sempre più frammentata e incerta. Lui, invece, ha trovato lavoro in un’azienda del Bolognese: di professione sarebbe architetto, ma cerca di convincersi che anche disegnare biancheria intima possa essere un’esperienza creativa e forse, chissà , addirittura rivoluzionaria. Difficile come tutti gli amori a distanza, anche quello tra Alice e Carlo conosce tentazioni e tentennamenti, sembra sfilacciarsi e contraddirsi. Proprio come accade al mondo intorno a loro, in particolare nella ditta all’avanguardia di un’Emilia ormai non troppo felix, per le cui strade si muovono gli approfittatori dell’economica globale. Ma sarà proprio nel momento di maggior incertezza che Carlo, senza ammetterlo, si troverà a riconsiderare le ragioni di Alice, fino a comprendere che è giusto continuare a essere “noi” anche quando non si riesce più a essere in due. Sorprendente nella sua linearità e nell’adesione incondizionata ai temi più urgenti della nostra attualità , quello di Diritti è anche un romanzo sulle trasformazioni dell’industria, sul tramonto dell’indotto e, infine, sull’orgoglio di riconoscersi nella fabbrica come in una piccola comunità di intenti e di destino. Senza mai dimenticare che non troppo lontano, in riva al mare, c’è una galassia di bisogni e di possibilità che chiede di essere conosciuta e riconosciuta."
Alessandro Zaccuri
Giorgio Diritti nato a Bologna nel 1959, è uno dei più stimati registi italiani. Ha scritto e diretto Il vento fa il suo giro (2005), diventato un caso nazionale e rimasto in programmazione per più di un anno, L’uomo che verrà (2009) e Un giorno devi andare (2013), con i quali ha vinto numerosi premi. Questo è il suo primo romanzo.