Pasquale Benassia, protagonista del romanzo di Andrea Di Consoli, è un operaio calabrese, inurbato nella Torino degli anni Settanta. È un personaggio anacronistico (si professa fascista in un ambiente ad alto potenziale marxista), crede nella civiltà del lavoro, ma ha un atteggiamento polemico nei confronti delle istituzioni. Il germe della follia, figlia non tanto dell’alienazione industriale quanto di una rabbiosa rincorsa verso un’antica, corale, biblica moralità , presagita e improvvisamente perduta, marchia per sempre l’esperienza di questo giovane emigrato, il suo vacuo filosofare contro il capitalismo e contro il comunismo, il suo atteggiarsi a contestatore dei luoghi dove vive, la Torino industriale o la Calabria malavitosa, di cui ha smarrito le coordinate. Scritto in una lingua epica e nervosa, in uno stile d’intonazione barbarica e furiosa, il romanzo fotografa una condizione operaia che mostra forti segni di attualità .
Giuseppe Lupo
Andrea Di Consoli (Zurigo 1976), di origini lucane, vive a Roma. Con Rizzoli ha pubblicato i romanzi Il padre degli animali (2007) e La curva della notte (2008).