Chiunque sia nato intorno alla metà del secolo scorso ha un nonno contadino nato nell’Ottocento e di cui, forse, ha poca memoria. Se torna nei luoghi dove quel nonno ha vissuto, può trarne ricordi dell’infanzia, scalette che salgono verso le stalle, dispense profumate di mele, camere da letto cui si accedeva attraverso una scala a pioli e una botola, strade fatte coi ciottoli di fiume, con il segno delle ruote dei carri che passavano tra sasso e paglia. Non si può dire che quel mondo non sia stato narrato dagli scrittori: ma quello di Adriano Prosperi è lo straordinario testo di uno straordinario storico, che in quelle vite ci restituisce nella loro piccolezza e nella loro miseria, attraverso gli sguardi dei parroci e soprattutto dei medici condotti, testimoni lucidi della povertà dimenticata.
Loredana Lipperini
Adriano Prosperi (1939) è professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue opere, nel catalogo Einaudi: Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari(«Biblioteca di cultura storica», 1996 e «Piccola Biblioteca Einaudi», 2009); La figura del vescovo fra Quattro e Cinquecento: persistenze, disagi e novità (Storia d'Italia. Annali, vol. 9, 1986); Penitenza e Riforma (Storia d'Europa, vol. IV, 1995); Incontri rituali: il papa e gli ebrei (Storia d'Italia, vol. 11/1, 1996). È autore, insieme a Paolo Viola, di Manuale di storia moderna e contemporanea («Piccola Biblioteca Einaudi ns», 2000). Nel 2001 (sempre nella «Piccola Biblioteca Einaudi ns») è stato pubblicato Il concilio di Trento: una introduzione storica. Nel 2005 in «Einaudi Storia» è uscito Dare l'anima (nuova edizione PBE 2015); nel 2008 Giustizia bendata. Percorsi storici di un'immagine; nel 2010 è uscito, nei «Passaggi Einaudi» Cause Perse - Un diario civile; nel 2013, negli «Einaudi Storia», Delitto e perdono (nuova edizione PBE 2016); nel 2016, negli «Einaudi Storia», La vocazione; nel 2019, negli «Einaudi Storia», Un volgo disperso.