Come mai non riusciamo a sentire vicina, urgente, drammatica la questione del cambiamento climatico? Forse perché non ci viene raccontata bene, forse perché mancava, fin qui, un camminatore-scrittore in viaggio nei luoghi a rischio che restituisse con arte quello che ha visto. Il libro di Deotto è un reportage narrativo, realizzato in diciotto mesi di perlustrazioni, che lo portano dalle Maldive, la prima nazione che a fine secolo sarà sommersa dall’oceano, al villaggio di Babbo Natale dove le nevi iniziano a sciogliersi, fino alla mutazione del lavoro (in Franciacorta, per esempio) che mutano con il clima. Deotto, inoltre, risponde alla domanda iniziale con un’indagine anche psicologica sulla nostra, drammatica, illusione di controllo. E ci ricorda che “noi non siamo i padroni della terra: siamo i guardiani”.
Loredana Lipperini
Fabio Deotto è scrittore e giornalista. Laureato in biotecnologie, scrive articoli e approfondimenti per riviste nazionali e internazionali, concentrandosi in particolare sull’intersezione tra scienza e cultura. Ha pubblicato i romanzi Condominio R39 (Einaudi, 2014) e Un attimo prima (Einaudi, 2017). Insegna scrittura creativa alla Scuola Holden di Torino. Vive e lavora a Milano.