Angelo Mastrandrea ci accompagna in un viaggio nelle roccaforti della logistica virtuale e materiale che disegnano “la ragnatela delle connessioni che tengono in piedi il capitalismo italiano di questi anni Venti del nuovo Millennio”. Su di essa si muovono i lavoratori dell’ultimo miglio, quello che separa i depositi della logistica dai destinatari finali della merce, nelle catene di montaggio del nuovo millennio dei poli della logistica e sulle ruote dei rider delle piattaforme del delivery o su quelle dei tir della logistica agroalimentare. Uomini e donne che caricano, scaricano e consegnano merci (o i loro scarti) costituiscono l’ultimo anello delle catene di organizzazione della produzione che connettono i lavoratori nel capitalismo avanzato e compongono una classe invisibile; nelle crescenti fatiche, insicurezze e vulnerabilità a cui vengono esposti anche nel cosiddetto lavoro formale si rivelano alcuni degli esiti di un sistema che risponde all’imperativo della compressione dei costi e della competizione globale.
Paola Borgna
Angelo Mastrandrea è nato nel 1971 a Sala Consilina (Salerno). Scrittore e giornalista, si è sempre occupato di tematiche legate al mondo del lavoro. Scrive per numerose testate tra cui “il manifesto”, di cui è stato vicedirettore, il “Venerdì di Repubblica” e “Internazionale”. Sue inchieste sono uscite anche in Francia su “Le monde diplomatique”, “Courrier international” e “Revue XXI". Nel 2015 ha pubblicato Lavoro senza padroni (Baldini&Castoldi, finalista al Premio Biella Letteratura e Industria).