DESCRIZIONE OPERA:
Ci dicono che gli oggetti parlano, che basta metterli su un piedistallo
e quelli ti raccontano chi sono. Ma spesso, nelle sale silenziose di un
museo, tu li fissi immobili e loro non ti dicono nulla. Chiara Alessi
ha provato a tirarli giù e farci qualche chiacchiera. Lo ha fatto prima
su Twitter, nei mesi strani in cui eravamo tutti chiusi in casa senza
poter viaggiare, senza poter entrare in un museo, o una libreria,
senza scuola né teatro. Giorno dopo giorno, per 90 giorni, ha
costruito un archivio virtuale raccontando in due minuti e venti gli
oggetti della storia del Novecento italiano: sono oggetti grafici o
architettonici, oggetti anonimi o di firma, invenzioni o fallimenti,
oggetti grandi come un autogrill o piccoli come le graffette di una
spillatrice; oggetti su cui sedersi, da guidare, con cui scrivere, da
mettersi addosso o da mangiare. Sono cose conosciute, ma più sorprendenti di quel che crediamo.
Quel museo virtuale, arricchito, trasformato e illustrato da Paolo D’Altan, approda ora in questo
libro. Un libro di design che però non parla di design ma di persone, idee, invenzioni, errori e di
come cambia l’identità di un popolo attraverso le cose che inventa e usa. Un libro che ha un titolo
che è un augurio e pagine che sono piccole sorprese su quel mondo che, a un certo punto, siamo
stati capaci di costruirci intorno.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: