“Quintino Sella ministro delle finanze” di Fernando Salsano rappresenta un contributo originale per la lettura del grande biellese attraverso le politiche per lo sviluppo e i costi dell’unità d’Italia, superando la visione quasi ossessiva di un superministro tutto volto alla sola realizzazione del pareggio del bilancio. Sella, fra i maggiori esponenti della “destra storica” si impegna invece a più vasto raggio in quella ricerca del tempo perduto, - come Salsano definisce la normalizzazione dell’Italia unita – e affronta con coraggio l’organizzazione burocratica del nuovo Stato in funzione di un organico modello di crescita. Fin dal dibattito alla Camera del dicembre 1871 il Ministro delle finanze, nella nuova Esposizione finanziaria presenta una serie di provvedimenti che Salsano definisce “Il piano quinquennale di Sella”. Un piano quinquennale che coinvolgerà anche i comuni attraverso la famigerata della tassa sul macinato, poiché dal momento che la finanza statale era in condizioni di emergenza era giusto e necessario che anche la finanza locale ne pagasse le conseguenze. Soltanto due settori venivano salvaguardati, perché fondamentali allo sviluppo del Paese: la pubblica istruzione e i lavori pubblici. Tra i molti settori di intervento vi era anche quello della credibilità internazionale della nuova Italia, fronte sul quale Sella operò con progressivi e delicati interventi. In sostanza, il libro di Salsano, ben costruito sull’apparato documentario ed argomentato con cura, restituisce una importante (e per certi versi imprevista) figura storica del Quintino Sella politico, esponente di punta della classe politica dell’indomani della fondazione dello stato unitario.
Fernando Salsano , dottore di ricerca in Storia politica e sociale dell’Europa moderna e contemporanea, svolge attività didattica e di ricerca nelle Università di Roma Tor Vergata e Luiss Guido Carli. Studioso di politiche economiche, sociali e urbanistiche, con Il Mulino ha pubblicato «Andreatta ministro del Tesoro» (2009).